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ARCHIVIO

ISMEL conserva nei suoi archivi fondi afferenti a diverse realtà aziendali e sociali del territorio torinese e piemontese, per un totale di circa 300 metri lineari di documenti a cui si accostano centinaia di immagini, oltre 500 ore di materiale video in formati analogici, digitali e multimediali, bozzetti e oggetti. Si tratta di un complesso in cui sono confluiti documenti e carte d’archivio relativi a alcune realtà aziendali, industriali e lavorative torinesi. I fondi, spesso dispersi in archivi privati di aziende, raramente ordinati e tanto meno consultabili, minacciati in misura crescente dalla definitiva dispersione, sono stati acquisiti con l’obiettivo di recuperare quanto più possibile parti di quel patrimonio, nella consapevolezza che solo in tal modo si può garantire la conservazione di una memoria storica preziosa per l’identità civile e sociale della nostra città e della nostra regione. La documentazione acquisita è stata riordinata, inventariata e resa consultabile attraverso 9centRo, l’applicativo CollectiveAccess adottato dal Polo del ‘900. Alcune sezioni documentarie, come ad esempio manifesti, fotografie e audiovisivi del fondo Stalker Teatro e parti della serie Sindacale del fondo Unione Industriale, sono inoltre state digitalizzate.

I nostri fondi

Fondo Aris Accornero

Il fondo fotografico è stato donato dalla famiglia Accornero a ISMEL nel 2021, unitamente alla ricca biblioteca personale di Aris Accornero (circa 3000 volumi). Le fotografie, tutte in bianco e nero, erano conservate in tre album con le diciture: Fabbrica, Personali e Varie. Si è ritenuto opportuno, sulla traccia di questa suddivisione, di esplicitare gli aspetti contenutistici messi in luce dallo stesso Accornero. Le fotografie sono quindi state riordinate in tre serie: Manifestazioni dei lavoratori, vita in fabbrica e in città; Partecipazione a comizi e incontri pubblici; Ambienti rurali e montani.
L’intervento di schedatura, digitalizzazione e valorizzazione delle fotografie è stato realizzato con il contributo della Regione Piemonte.


Fondo AIDDA (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda) – Delegazione Piemonte e Valle d’Aosta

L’archivio copre un arco cronologico che va dall’anno di fondazione ad oggi per una consistenza di circa 12 metri lineari conservata in scatoloni contenenti per lo più raccoglitori e cartelline, fascicoli, carte sciolte, materiale fotografico. Attualmente i materiali, di proprietà dell’associazione, sono conservati presso la sua sede.
Una prima ricognizione dei materiali ha permesso di individuare alcuni nuclei documentari piuttosto omogenei:

  • documentazione amministrativa storica tra cui annuari, statuti, elenco delle socie (1961-anni 2000);
  • documenti contabili e di bilancio (1961-anni 2000);
  • materiali di comunicazione tra cui brochure (1961-anni 2000);
  • materiale di rappresentanza (1961-anni 2000);
  • rassegna stampa sulla vita dell’associazione (1961-anni 2000);
  • materiale fotografico di rappresentanza (1961-anni 2000);

La documentazione è stata censita a livello di unità di conservazione e schedata presso i locali idonei di ISMEL, Via del Carmine 13, Torino; il materiale documentario si presentava prevalentemente suddiviso in raccoglitori ad anelli contrassegnati da diverse tipologie di etichette o titoli manoscritti; il materiale fotografico si presentava sia in formato cartaceo (stampe su carta fotografica) sia memorizzato su supporto magnetico (CD-ROM) o in formato digitale (memorie removibili USB). Non sono stati rinvenuti strumenti di corredo quali inventari, elenchi, repertori, rubriche, né titolari di classificazione.


Fondo API Torino e Provincia

L’archivio di API Torino e Provincia copre un arco cronologico che va dal 1949, anno della fondazione, ad oggi per una consistenza di circa 7 metri lineari conservata in raccoglitori e cartelline, fascicoli, carte sciolte, materiale fotografico.
Attualmente le carte, di proprietà dell’ente produttore, sono conservate presso i locali dell’associazione sita in via Pianezza 123 a Torino.
Una prima ricognizione dei materiali ha permesso di individuare alcuni nuclei documentari piuttosto
omogenei:
● Materiali di comunicazione (volantini, brochure, depliant di iniziative) (1949-anni 2000);
● Materiale fotografico istituzionale tra cui fotografie dei Presidenti e delle assemblee (1949-anni 2000);
● Rivista ufficiale ApiFlash edita con continuità dal 1976 (1976-anni 2000);
● materiale audiovisivo di rappresentanza multilingua sulle loro attività (anni 2000)

La documentazione si presenta prevalentemente suddivisa in cartellette di plastica contenute in raccoglitori ad anelli contrassegnati da diverse tipologie di etichette o titoli manoscritti. Non sono stati rinvenuti strumenti di corredo quali inventari, elenchi, repertori, rubriche, né titolari di classificazione; é stato eseguito un parziale ricondizionamento dei materiali in quanto si è deciso di mantenere la documentazione nei raccoglitori originari in quanto ancora in buono stato di conservazione e idonei alla conservazione.
Le operazioni di schedatura sono state realizzate rispettando gli standard ISAAR (CPF), ISAD (G) e NIERA. Durante l’operazione di schedatura si è provveduto ad eliminare dalle carte gli elementi metallici (punti, graffette) e plastici che avrebbero deteriorato le carte nel tempo, utilizzando in sostituzione fascette di carta per garantire l’integrità del fascicolo.
La documentazione schedata è stata riordinata individuando le seguenti cinque serie: 1. “Api Flash – Periodico” 2. “Api Notizie – Periodico, supplemento ad Api Flash ” 3. “Fotografie istituzionali” (a sua volta  suddivisa in n. 4 sotto serie in base ai soggetti) 4. “Rassegna Stampa” 5. “Video Istituzionali”.
Il criterio scelto di riordino interno alle serie è quello cronologico.


Fondo Michele Barovero

Nella primavera del 2013 l’Ismel ha acquisito il fondo documentario di Michele Barovero, costituito da materiale archivistico e fotografico personale e relativo alla sua attività aziendale. Michele Barovero è stato fondatore dell’azienda omonima la cui attività si svolge dagli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale sino al 1987. Tale documentazione è stata donata all’Ismel dalla figlia Mirella Barovero.
Il Fondo Barovero si compone per lo più di materiali fotografici di varia natura e oggetti. Il materiale archivistico si compone infatti di 1 m.l., la sua ricchezza sta nelle 120 unità tra fotografie personali/aziendali, listini, istruzioni per il montaggio dei componenti, e soprattutto nei numerosi oggetti, brevetti, cataloghi, attestati di studio, registrazioni video.
Il Fondo è stato schedato informaticamente su GEA e Collective Access, la catalogazione è stata fatta su schede cartacee e il materiale fotografico è stato interamente digitalizzato. È stato inoltre prodotto un audiovisivo che vede il Fondo protagonista, montato con riprese di interviste e materiali digitalizzati. I materiali che compongono il Fondo sono stati esposti in occasioni pubbliche.

Il fondo è consultabile online all’indirizzo Fondo Michele Barovero
Per la consultazione dei materiali è necessario contattare ISMEL all’indirizzo archivio@ismel.it


Fondo Cabaret Voltaire

L’archivio del Cabaret Voltaire testimonia l’attività della compagnia dalla data di costituzione, nel 1975, al suo scioglimento nel 1993. Dopo lo scioglimento l’archivio è pervenuto in deposito al Centro Studi del Teatro Stabile di Torino e, sotto la guida di Edoardo Fadini la documentazione venne organizzata in serie specifiche, raccolta in fascicoli ordinati alfabeticamente all’interno delle serie. L’intervento di riordino e schedatura definitivo è stato effettuato nel 2001, il trasferimento sulla banca dati 9centRo nel 2018.


Fondo FIAT TTG

Nel luglio 2010 Ismel, su segnalazione del Comune di Torino, si è impegnato nel recupero della parte restante dell’archivio cartaceo e fotografico ancora presente in alcuni locali del fabbricato di Via Cuneo. Si tratta di materiale prodotto tra gli anni Quaranta e la metà degli anni Novanta da FIAT Grandi Motori, FIAT Divisione mare e FIAT TTG per lo più relativo all’attività sindacale, all’attività di sorveglianza e sicurezza e a questioni interne.

Il fondo è consultabile online all’indirizzo Fondo Fiat Turbomeccanica Turbogas (TTG)
Per la consultazione dei materiali è necessario contattare ISMEL all’indirizzo archivio@ismel.it


Fondo audiovisivo Memorie orali industrie tessili Perosa Argentina

“Memorie orali industrie tessili di Perosa Argentina” è un progetto sviluppato dall’Ecomuseo di Perosa Argentina e valli Chisone e Germanasca dal 2004 al 2008 nel corso del quale sono state raccolte le testimonianze dei protagonisti dell’attività delle fabbriche tessili del territorio.
Le interviste sono a cura della dott.ssa Marta Colangelo (antropologa, Wesen Institute Torino) e realizzate in collaborazione con l’Ecomuseo.

Il fondo è consultabile online all’indirizzo Memorie orali industrie tessili Perosa Argentina, 2004 – 2008
Le interviste possono essere consultate sia presso la sede dell’ISMEL (Polo del ‘900, Torino) che presso quella dell’Ecomuseo (Perosa Argentina). Per la consultazione dei materiali è necessario contattare ISMEL all’indirizzo archivio@ismel.it


Fondo Legacoop Piemonte

L’Archivio di Legacoop Piemonte è costituito da un unico Fondo, suddiviso in tre Sezioni.
La prima è la Sezione denominata “Legacoop Piemonte e Nazionale”.
In questa sezione è conservata la documentazione relativa alla Lega piemontese e nazionale.
Le carte sono state suddivise in 9 serie: Statuti; Libri sociali: organo direttivo ed esecutivo; Libri sociali: organo di controllo; Libri sociali: organo di garanzia; Atti congressuali; Conferenze; Miscellanea; Riviste; Documentazione fotografica.
Nella “Miscellanea” sono conservate le carte di vari argomenti non rientranti nelle serie precedenti
La seconda è la Sezione denominata “Associazioni settoriali”.
In questa sezione è conservata la documentazione relativa alle varie Associazioni di settore.
Le carte sono state suddivise in 5 serie: Statuti, verbali, libri matricola; Congressi e assemblee; Seminari e conferenze; Corsi di formazione; Miscellanea.
Nella “Miscellanea” sono conservate le carte di vari argomenti non rientranti nelle serie precedenti
La terza è la Sezione denominata “Cooperative”.
In questa sezione è conservata la documentazione relativa alle varie Cooperative.
Le carte sono state suddivise in 5 serie: Libri mastri, libri magazzino, libri matrici, Cooperative varie; Cooperative cancellate (per rispettare la privacy il contenuto di questa serie non è stato esaminato).


Fondo Ivar Oddone

Il fondo è costituito da documentazione in formato cartaceo e materiale conservato su supporto elettromagnetico (Vhs e CD-ROM) La documentazione cartacea era conservata in raccoglitori e cartelline, fascicoli e carte sciolte raccolti in scatoloni che riportavano una sintesi del contenuto. 
La prima operazione è stata la schedatura completa a livello di unità archivistica della documentazione cartacea con la realizzazione delle schede descrittive sulla piattaforma 9centRo che ha permesso di individuare alcuni nuclei documentari piuttosto omogenei e la suddivisione nelle seguenti serie archivistiche: Progetto San Donato-Campidoglio; Corso di Psicologia del Lavoro – Materiali didattici e laboratori; Altre Esperienze Lavorative; Progetto Tossicodipendenze; Esperienza lavorativa in Francia; Pubblicazioni; Tesi di Laurea e Tesi di Dottorato.
Durante la schedatura sono iniziate le procedure di ricondizionamento dei materiali per sostituire i raccoglitori originali non idonei sostituendoli con faldoni per la conservazione archivistica. Sono inoltre stati digitalizzati parzialmente i materiali di maggiore interesse. 
A seguito di ciò è stata affrontata la documentazione conservata su supporto elettromagnetico (Vhs e CD-ROM): si è proceduto con schedatura, il ricondizionamento ove necessario e la digitalizzazione dei contenuti audio e video.
Successivamente è stato effettuato il riordino e la redazione dell’inventario definitivo con pubblicazione on line sulla piattaforma 9centRo.


Archivio Progetto di Unità Locale dei Servizi dei quartieri di Torino

Il fondo archivistico copre un arco cronologico che va dalla metà degli anni ‘70 al termine del progetto (inizio anni ‘90) per una consistenza di circa 3 metri lineari. La documentazione era originariamente raccolta in fascicoli, cartelline e carte sciolte. Non sono stati rinvenuti strumenti di corredo quali inventari, elenchi, repertori, rubriche, né titolari di classificazione. Durante le operazioni di schedatura si è proceduto al ricondizionamento dei materiali liberando le carte da elementi plastici o metallici che nel tempo avrebbero alterato la documentazione.
Sono state realizzate le schede a livello di unità archivistica sulla piattaforma 9centRo rispettando gli standard archivistici e al termine della schedatura si è proceduto con il riordino e l’inventariazione definitiva.
La documentazione schedata è stata riordinata senza l’ulteriore suddivisione in sotto-serie data l’omogeneità dei materiali. Il criterio di riordino interno al fondo è alfabetico.


Fondo Panini Ugo e Panini S.p.A

L’archivio storico della Panini S.p.a., conservato presso la sede storica dell’azienda in via Po a Torino, era stato censito in occasione del Progetto di censimento, digitalizzazione e valorizzazione degli archivi d’impresa in Piemonte coordinato dalla Regione Piemonte, i cui risultati sono stati pubblicati nel 2013 nel volume Archivi d’impresa in Piemonte a cura della Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci di Torino.

Nel 2021 la famiglia Panini ha incaricato ISMEL di progettare e realizzare un intervento di recupero e valorizzazione dell’archivio storico dell’azienda, che è stato avviato grazie al contributo della famiglia stessa e finanziato dalla Direzione Generale degli Archivi.

Il primo risultato è stato quello di constatare la presenza di due nuclei di documentazione, complementari ma distinti per origine e tipologia: l’archivio personale e professionale di Ugo Panini e l’archivio della Panini S.p.a.

Dopo una prima fase che ha visto la realizzazione del censimento complessivo di entrambi i fondi (a livello dell’unità di conservazione), l’intervento successivo ha visto il riordino, la schedatura e la pubblicazione su 9centRo dell’archivio personale e professionale di Ugo Panini.

I materiali d’archivio erano disposti in cassettiere a cartelle sospese, organizzate per argomento del contenuto e ordinate alfabeticamente da Ugo Panini stesso. La particolarità dell’archivio, e la precisa struttura definita dal soggetto produttore, hanno portato alla decisione di mantenere il criterio alfabetico per l’ordinamento delle unità archivistiche.

Una lettura trasversale dei documenti permette l’individuazione, da un lato, dei principali ambiti di interesse e studio di Ugo Panini, e dall’altro della loro concreta applicazione nella sua attività di direzione dell’azienda, con particolare riguardo agli sviluppi strategici e tecnologici.

Le prossime fasi del progetto prevedono un analogo intervento di riordino e schedatura dell’archivio aziendale. Questo presenta alcune criticità dovute alla frammentazione delle serie documentarie e alle lacune purtroppo riscontrate, ma risulta di particolare interesse soprattutto in relazione alla presenza di numerosi disegni e progetti tecnici dei prodotti, di materiale fotografico e audiovisivo, e alla ricchezza della documentazione relativa ai settori di ricerca e sviluppo e marketing.


Archivio storico del setificio Gütermann

Il setificio Gütermann, attivo a Perosa Argentina sin dal XIX secolo, è stato una delle realtà industriali più importanti delle valli Chisone e Germanasca e ha avuto un ruolo centrale nel panorama dell’industria italiana del secondo dopoguerra. Nel corso di questi anni si sono stratificati all’interno dell’archivio i documenti relativi all’attività dell’azienda che ci offrono un’importante testimonianza non solo della sua attività ma dell’influenza che ha avuto sulla vita di un’intera comunità.
L’archivio storico del setificio Gütermann è oggi conservato presso l’Ecomuseo di Perosa Argentina e valli Chisone e Germanasca che ha provveduto a predisporne l’inventariazione e che si occupa della sua valorizzazione.
Grazie alla collaborazione con ISMEL l’inventario è ora disponibile su 9centRo, piattaforma informatica del Polo del ‘900.

Il fondo è consultabile online all’indirizzo Archivio Storico del setificio Gütermann, 1886 – 1986
Per la consultazione dei materiali presso la sede dell’Ecomuseo, Perosa Argentina, è necessario contattare ISMEL all’indirizzo archivio@ismel.it


Fondo Isidoro Antonio Sorella – Consiglio di Fabbrica Altissimo

Il fondo contiene documenti relativi all’attività sindacale svolta da Isidoro Antonio Sorella tra il 1987 e il 2005 presso l’Altissimo, fanalificio con sede a Moncalieri. La storia del fanalificio, fondato nel 1946 da Aimone Altissimo, è simbolica e rappresentativa dei cambiamenti della storia industriale della componentistica auto del torinese. 
Il fondo è stato schedato in Guarini dallo stesso Sorella tra il 2014 e il 2019.

ISMEL ha realizzato un lavoro di revisione dei materiali, consultabili online all’indirizzo Isidoro Antonio Sorella – Consiglio di Fabbrica Altissimo, 1962-2011, e ha inoltre dedicato una pagina del proprio sito alla storia aziendale e sindacale dell’Altissimo ricostruita attraverso la testimonianza di Isidoro Antonio Sorella.
il fondo è disponibile online su 9centro piattaforma informatica del Polo del ‘900 
Per informazioni contattare ISMEL all’indirizzo archivio@ismel.it


Fondo Stalker Teatro

Il fondo è relativo alla vita e all’attività del teatro e dalla compagnia Stalker Teatro, fondata a Torino negli anni ’70 da Gabriele Boccacini. Si compone di documentazione a stampa come libri, pieghevoli, manifesti, locandine, fogli periodici; di documentazione fotografica composta da positivi, negativi, diapositive; di documentazione audiovisiva.

Il fondo è consultabile online all’indirizzo Fondo Stalker Teatro 
Per approfondire il fondo visitare la pagina  Lo spettacolo al lavoro 
Si puo ascoltare il podcast sulla pagina di Archivissima Di generazione in Genera-azione  
Il fondo è disponibile online su  9centro piattaforma informatica del Polo del ‘900
Per la consultazione dei materiali presso la sede operativa della compagnia, piazza Montale 18/A a Torino, è necessario contattare ISMEL all’indirizzo archivio@ismel.it


Fondo Unione Industriale di Torino

Il fondo relativo all’archivio storico dell’Unione Industriale di Torino raccoglie le carte prodotte e ricevute dalle diverse funzioni dell’Ente in un arco cronologico compreso tra la seconda metà degli anni Trenta ed il 1972. Il fondo rispecchia, in modo sintetico, le cinque macro aree relative alle funzioni presenti all’interno dell’Unione Industriale di Torino di quegli anni: affari generali, presidenza e direzione, sindacali, settori merceologici, altri uffici.

Il fondo è disponibile online su 9centRo, piattaforma informatica del Polo del ‘900
Per approfondire il fondo visitare la pagina L’Archivio storico dell’Unione Industriale
Per informazioni contattare ISMEL all’indirizzo archivio@ismel.it


Fondo Attilio Garziera

Il fondo raccoglie materiali raccolti da due delegati sindacali FIOM, Adriano Pastorino e Attilio Garziera, nel corso della loro attività presso l’IVECO. Il fondo, al momento è composto da una sola serie, Volantini sindacali, organizzato in fascicoli annuali. Si tratta di volantini, distribuiti o esposti nello stabilimento Enti Centrali di progettazione, dove Pastorino e Garziera hanno lavorato come impiegati. Il materiale è dato donato da Garziera all’ISMEL nel 2023


Contatti

ISMEL ha sede presso il Polo del ‘900, in Piazzetta Franco Antonicelli – Torino.

L’ufficio di ISMEL è aperto da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 18.
È accessibile previo appuntamento alla mail segreteria@ismel.it.

L’archivio cartaceo è consultabile presentando una richiesta all’indirizzo mail archivio@ismel.it.

La biblioteca si trova presso la Sala Lettura di Palazzo San Daniele, gli orari e le modalità di consultazione e prestito sono specificati QUI.

Tutti i fondi sono consultabili online su 9centRo piattaforma informatica del polo del ‘900 all’indirizzo archivi.polodel900.it
Per la consultazione dei materiali è necessario contattare ISMEL all’indirizzo archivio@ismel.it